Quarto volume delle opere di Domenico Batacchi. Contiene la seconda parte del poema eroicomico “La rete di Vulcano”.
Dall’incipit del libro:
TREDICESIMO CANTO
ARGOMENTO
Ripiena il sen di barbaro tormento
in un bosco la bella Citerea
da Pane ascolta con qual tradimento
dell’armi il Nume il Bogi estinto avea.
Il volgo degli Dei lieto e contento
a una brava strippata si ricrea,
corresi un palio d’asini, e la festa
finisce di cazzotti in gran tempesta.
Vincasi per virtude o per inganno,
fu il vincer sempre mai laudabil cosa:
questo è un bel testo, e quasi tutti il sanno;
ma udite come poi dice la chiosa:
Il trionfar del proprio onore a danno,
è un’azion sempre vile e vergognosa;
e chi adopra la frode e la doppiezza
manifesta la propria debolezza.
Pelapiedi legal, che qualche trista
causa difende ond’è ragione in bando,
ha la mente di cabale provvista
con le quali va il giudice imbrogliando:
talun che impiego luminoso ha in vista,
la nera frode e la calunnia usando,
fa cader in disgrazia dei potenti
i piú abili e degni concorrenti.
Scarica il libro: