“Raccolta di tradizioni sarde” di Carlo Brundo

Volume pubblicato nel 1869.

"Raccolta di tradizioni sarde" di Carlo Brundo.
“Raccolta di tradizioni sarde” di Carlo Brundo.
  • Il pellegrino
  • Una vendetta spagnuola

Dall’incipit del libro:

LE TRADIZIONI

Si è molto e spesso parlato delle nostre tradizioni, ma nessuno, ch’io mi sappia, vi ha posto diligenza nel raccoglierle, amore nel divulgarle. Questa tiepidezza con la quale, per biasimevole consuetudine, suolsi rispondere ad argomenti di tal fatta, dai più considerati come secondarj e di mero lusso, non desterebbe punto maraviglia quando si pensi, che le cose che più dovrebbero profondamente scuoterci e svegliare la nostra sollecitudine, non sono meglio né con maggior affetto trattate, se non fosse facile darne una più ovvia spiegazione. E questa spiegazione la si troverà nel falso concetto in che finora vennero tenute da noi le tradizioni, quasi fiabe inventate a studio per trastullo di bamboli, come in quella certa peritanza di metter l’ingegno ad un lavoro o non produttivo d’utile materiale, o non tenuto generalmente in conto di cosa seria. Non si fa qui un rimprovero od un accusa, l’uno e l’altra essendo privi di scopo; si nota soltanto un fatto, forse si denuda un errore, e nulla più. Non è il silenzio del raccoglimento e della meditazione che confondasi coll’oblio; è piuttosto l’apatica indifferenza, che pare un tristo retaggio nostro, che tentasi, se non altro, riscuotere.

Che altro sono finalmente le tradizioni, se non la storia vivente d’un popolo? Se i gesti sublimi e le grandi virtù, che salvano una nazione, i grandi delitti e l’opera lenta della corruzione, che l’affiacchiscono e la prostrano, trovano un posto conveniente soltanto nelle pagine della storia; è pur certo che i fatti parziali, le lotte d’individui, che, come un episodio della vita, non possono adombrarsi in quella tela maestosa, e che pure son quelle che spesso qualificano un epoca, ne dànno nettamente il carattere, il colore, la fisionomia; la storia intima degli amori, degli odj di famiglia; le colpe, le credenze, le superstizioni, patrimonio di tutte le età, di tutte le genti, non appartengono che alla tradizione.

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