Racconti popolari

“Racconti popolari” pubblicati dal prof. Ildefonso Nieri.

Racconti popolari
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Raccolta di 8 novelle:

  • Chi di abeto e chi di noce
    Ognun porta la sua croce;
    Chi la porta volentieri
    L’ha di fico più leggieri.
  • La ricetta del Redi
  • Un vecchietto malizioso
  • Bernardone
  • Le disgrazie fanno rimettere la testa a posto
  • Il poeta stemporaneo
  • Veritella: il padre e il figliuolo pizzicagnoli
  • La prima educazione

Una novella completa:

La ricetta del Redi

Pover uomo! ci vuole altro che pillole e decotti a quello lì, ci vuole ma la ricetta del Redi. – Che cosa è la ricetta del Redi? – Non la sa? O senta che è bellina; me la raccontò così un uomo che era là dalle parti di Firenze. Una volta lo vennero a cercare, il Redi, perché andasse da una signora che non istava troppo bene di salute. Il Redi gli era un medico… ma oo! di que’ bravi. Va dunque, monta su, passa in camera e trova questa signora nel letto e s’accorge alla prima occhiata che l’aveva addosso il male peggio di tutti, il mal della vecchiaia. Si fa al letto, la saluta e comincia a dirle che cosa aveva e che si sentiva; insomma a fare tutte le domande necessarie. Poi avendo discorso del più e del meno per un poco di tempo, quando gli parve ora salutò tutti e s’avviò per andarsene. Tutto a un tratto alla signora e’ gli venne in mente che il dottore non gli ha lasciato nessuna ricetta da pigliare, chiama gente: «Andate subito dietro al dottore e ditegli che s’è dimenticato di lasciarmi la ricetta e che abbia la compiacenza di segnarmi quello che crede.» Corrono lo raggiungono: «Sor dottore, l’abbia tanta pazienza; forse nel discorrendo e’ gli è passato di mente di scrivere l’ordinazione. Dice la signora se le facesse grazia di mettere sopra un foglio di carta che cosa può prendere per il suo male.» Il Redi, la lo sa meglio di me, gli era anche poeta; si fermò lì su due piedi, levò fuori carta e lapis, scrisse e consegnò al servitore la ricetta che diceva:

Quando un’anima è salita
Agli ottanta carnevali
Si può metter gli stivali
Per andare all’altra vita.

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