“Una nidiata di rondini” di Tommasina Guidi

Romanzo breve, pubblicato nel 1886.

Dall’incipit del libro:

"Una nidiata di rondini" di Tommasina Guidi.
“Una nidiata di rondini” di Tommasina Guidi.

CAPITOLO I
Il bicchier d’acqua.

L’organetto dalla stridula voce straziava da mezzora le orecchie del vicinato. Si era in tempo estivo, quando il profumo delle rose e delle giunchiglie in pieno rigoglio penetra soavemente fra gli svolazzi delle cortine e fra le persiane socchiuse.

Tranquillo e sorridente ai passanti come non fosse lui il malcreato, se ne stava il nòmade suonatore a girare l’instancabile braccio attorno al barocco edifizio, maledettamente sonoro, che attirava folgori dalle circostanti abitazioni.

A chi gli avesse detto – ohè quell’uomo! voi siete responsabile davanti al tribunale di Dio delle bestemmie che s’incrociano sul vostro berretto; – lui, l’organettaio non avrebbe risposto verbo, non avrebbe sbattute le palpebre. Esercitava il mestiere con affetto operoso, con onestà rara; per un misero soldo dava invariabilmente tre suonatine, e quando il soldo per mala ventura fosse rimasto un sogno, il che di frequente avveniva, non se ne adontava il degno uomo, ma da capo rifaceva il programma.

L’avvocato Guido Brenni dallo scrittoio, i suoi due giovani praticanti dall’altra camera, mandavano all’aperto benedizioni e canzoni di un genere nuovo: e un maestro di scuola, dal modesto pergamo, chiamando invano all’attenzione una ventina di bimbi esilarati dalle barbare note, estatici, rivolti tutti verso la finestra, frenava a grande stento la collera, che traboccando poi finalmente andò a tradursi in una violenta battuta di mani sopra le spalle di un entusiasta: e al pian terreno, …

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