“Una tempesta in un bicchiere d’acqua” di Léon Gozlan

Scena comica in un atto, pubblicata nel 1852[?], tradotta dal francese da Antonio Stacchini.

Dall’incipit del libro:

"Una tempesta in un bicchiere d'acqua" di Léon Gozlan.
“Una tempesta in un bicchiere d’acqua” di Léon Gozlan.

ATTO UNICO

Una sala. Due porte di parapetto in mezzo alle quali è una finestra con tenda. Due porte laterali. Due valigie, due bauli, sacchi da notte, scatole da cappelli, molti vestiti da uomo e da donna situali qua o là per la scena sulle sedie: nel mezzo la tavola apparecchiata con molti piatti, bottiglie, ecc.*

* NB. Che nulla manchi di quanto si rammenta da Florida e Luciano, poichè l’esito della commedia dipende unicamente dalla precisione con cui è messa in iscena.

SCENA PRIMA.
Florida sola alla finestra parlando al di fuori.

FLORIDA. State tranquillo, mio caro zio, se la lettera che attendete con tanta impazienza arriva mentre voi siete alla passeggiata, io ve la manderò per Antonio… Antonio, andate ad ordinare i cavalli da posta per le undici, noi partiremo per Farges dopo la colazione, (lascia la finestra) Quanto è buono quel caro zio Fernand! m’incresce assai che non possa quest’oggi partire con noi. Ma la grande comunicazione che attende da sei mesi glielo impedisce… è una lettera che non giunge mai. Oh! ma io dimentico che Carolina, la mia cameriera, è partita per Farges, ove ci attende, e che tocca a me assestare i bauli per la nostra partenza… e dove metterò i miei stivaletti? (mette la toilette nella valigia a destra) in questa valigia. Ma se è già piena… e poi guasterei i miei abiti di seta… qui, qui, in quella di Luciano (eseguisce). Sopra le sue cravatte… benissimo… così i miei stivaletti non si piegheranno. E la mia chatoul da viaggio? Mio Dio! quanti impicci…

Scarica il libro:

    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.