“Un’avventura di viaggio” di Roberto Bracco

Commedia in un atto rappresentata per la prima volta da Pia Marchi, nel 1887.

"Un'avventura di viaggio" di Roberto Bracco.
“Un’avventura di viaggio” di Roberto Bracco.

ATTO UNICO.

Una camera destinata alle galanterie e agli affari. Due porte laterali. Una finestra alla parete di fondo. Molta eleganza civettuola. Seggiole a sdraio, soffici divani, cuscini larghi e morbidi, tappeti e drapperie abbondanti. – Un tavolinetto grazioso. – Sul tavolinetto, alle pareti, da per tutto, ninnoli, stampe antiche, ricordi e fotografie di donne. – Qualche vaso di fiori. – Bottiglie di vino e di liquori. – Verso il fondo della camera, un paraventino messo di sbieco, che nasconde a metà una toilette, una specchiera, un divanetto e altri mobili, per così dire, opportuni.

SCENA I.
CARLO, e FIFÌ

FIFÌ (innanzi alla specchiera, dietro il paravento, aggiustandosi il cappello sul capo e badando all’effetto complessivo della sua figurina) Dunque, a stasera, eh?

CARLO (accendendo una sigaretta e guardando lei con familiare compiacenza) A stasera. (Lunga pausa.) Ma sì, ma sì che va bene!

FIFÌ No, vieni qua, Tuffino mio. Ti piace più così… (variando la posizione del cappello) o così?

CARLO (le va vicino) Aspetta. Fammi vedere.

FIFÌ (ripetendo più esageratamente la variazione suddetta) Così… o così? Come preferisci?

CARLO Preferisco… tutti e due i modi.

FIFÌ (piegando le braccia con aria seria seria) E come farò, adesso?

CARLO Come farai che cosa?

FIFÌ Come farò a decidermi? (Sedendo di proposito) io resto qui finché non avrò deciso come debbo portare il cappello. (Si alza.) Ah! Ecco un’idea luminosa. (Si toglie il cappello e s’avvicina a Carlo.)

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