“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare Pavese

“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” è una raccolta di 10 poesie, scritte tra marzo e aprile del 1950, pubblicate postume (1951) insieme ad altre 9 scritte nel 1945 e facenti parte del gruppo “La terra e la morte”, pubblicate sulla rivista Le tre Venezie durante l’anno 1947.

"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" di Cesare Pavese.
“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare Pavese.

La terra e la morte:

  • “Terra rossa terra nera”
  • Tu sei come una terra
  • “Anche tu sei collina”
  • “Hai viso di pietra scolpita”
  • “Tu non sai le colline”
  • “Di salmastro e di terra”
  • “Sempre vieni dal mare”
  • “E allora noi vili”
  • “Sei la terra e la morte”

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

  • To C. from C.
  • In the morning you always come back
  • “Hai un sangue un respiro”
  • “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”
  • You, wind of March
  • Passerò per Piazza di Spagna
  • “I mattini passano chiari”
  • The night you slept
  • The cats will know
  • Last blues, to be read some day

La poesia che da il titolo al volume:

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

22 marzo 1950.

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