Racolta di brevissimi racconti (50 racconti con lunghezza media di 2 o 3 pagine A5) pubblicata con lo pseudonimo Oronzo E. Marginati.
Dall’incipit del libro:
Introduzione.
Teodoro Nasica, filosofo, lasciò, morendo, duecentomila lire di capitale e alcune note manoscritte, più un appartamento ben mobiliato, un gatto ed una penna usata, di cui egli aveva il pessimo vizio di masticare l’asticciuola, fra un periodo e l’altro delle sue scritture.
Un erede lontano, interpretando il desiderio espresso dal defunto, di lasciar parte delle sue sostanze ai poveri, e parte alla famiglia, si appropriò il capitale, l’appartamento ed il gatto, facendo generoso dono ad un comitato di beneficenza della penna masticata e dei manoscritti.
Il comitato di beneficenza (e tutti ricordano il recente scandalo) fu sciolto e si disperse.
Della penna non potemmo saper più nulla: sembra che il commendator X, presidente, si sia appropriato il pennino, ancora utile, e che l’asticciuola rosicchiata sia stata offerta come materiale di soccorso ad un paese dove occorreva fabbricare baracche di ricovero.
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