Raccolta di poesie scritta con lo pseudonimo Gina D’Arco, pubblicata nel 1896.
Dalla prima poesia;
A TE SOLO
– Tu canti a me solo. Che importa che pensi la gente?
Gli esempi le regole oblia.
Il verso ti sgorghi dal cor come fresca sorgente
Dal sen de la rupe natia. –
Io canto a te solo. Per te vo’ rimover le nevi
Che imbiancan le squallide ajuole,
Se ancor sotto il candido verno dormissero lievi
Fragranze di molli vïole.
Per te cercherò ne’ roseti, se il vento beffardo
Che uccide col fiato la rosa,
Lasciata n’avesse qualcuna fra l’ispido cardo
E l’orride vepri nascosa.
Io canto a te solo. Tu chiami e già docile il canto
Ritorna a la voce smarrita.
Ti piace che abbracci qual foglia di flessile acanto
Il vaso fatal de la vita?
Che giochi volando con ale di pinte farfalle
Su prato di brine stillante?
Che il sogno vapori dal cor come nebbia a la valle
Ne’ languidi albori natante?
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