Titolo completo di questo romanzo breve, pubblicato nel 1878, è “Il galeotto e l’assassino ovvero Delitti e pentimento”.
Dall’incipit del libro:
CAPITOLO I.
L’assassinio. – L’innocente condannato.
Ad una lega circa da Launay, piccolo villaggio del Lionese, sorgeva un modesto abituro, abitato da una tranquilla famiglia, composta da marito e moglie e tre teneri figli.
Il marito era un uomo alto della persona e largo di spalle, sviluppatesi per l’abitudine di portar pesi, abitudine che lo aveva alcun poco incurvato.
Lunghe ciocche di capelli grigi ne ornavano la testa maschia e robusta; melanconiche rughe avevano profondamente solcato la sua fisonomia, sulla quale stava dipinta la calma.
Poteva contare cinquant’anni; si chiamava Giacomo.
La moglie, donna che di pochi mesi aveva varcata la quarantina, era piuttosto belloccia; ell’era buona madre ed affettuosa moglie, tutta intenta al bene della propria famiglia; nomavasi Rosa.
I tre ragazzetti, vispi e gai, il maggiore dei quali non contava che soli cinque anni, erano idolatrati dai loro genitori, e più ancora dalla madre, che non poteva starsene divisa un’ora sola da essi, ed appagava tutti i loro infantili desiderii.
Pietro era il primogenito, Lorenzo il secondo, e Luigi il terzo.
Una grave e inaspettata sciagura venne a rendere infelice l’esistenza di questi esseri, sino allora lieti.
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