Raccolta di poesie pibblicata nel 1902:
Dalla prima poesia:
COME IL VEGGENTE
Pria che tu fossi, nel cuor ti pensai.
FOGAZZARO.
Come il Veggente sorge
all’alba, se di ciel voce lo chiama;
e, se al monte lo scorge,
sale il pendio con giubilante brama,
fin che sul sacro vertice
giunge, si prostra, ed atterrando il volto
dice in cuore al suo Dio: «Signor, t’ascolto»;
così misterïosa
parola, i sogni del mattin fugando,
squillò nell’oblïosa
anima mia qual sùbito comando
che dal torpor ne suscita,
e a questa vetta mi guidò, su cui
rise l’aurora de’ miei giorni bui.
Qual mai, dolce Natura,
oracolo si pande oggi dall’alto?
Forse quest’aria pura
è tua Sibilla? forse il verde smalto
è altar alla fatidica?
forse il trepido cielo che s’ingiglia
sa il secreto gentil ch’ella bisbiglia?
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