Monologo infantile pubblicato nel 1909.
A chi leggerà questo ebook: Non i sono errori; il discorso è composto da una frase unica lunga 5 pagine A5 senza neppure un a capo.
Dall’incipit del libro:
LA CHIACCHIERINA
Monologo infantile
(La bimba farà tutto questo discorsone in gran fretta, senza interruzioni, senza pause, senza prender lena.)
Il mio nome è Nora, anzi Noruccia. È un bel nome, lo so. Non l’ho scelto io, ma mi piace di chiamarmi Noruccia. Quando mi si dice «Noruccia, vieni qua», «Noruccia mia», «Noruccia cara», «Noruccia buona», io sono tanto contenta, sono tanto felice e mi pare che tutte le bambine che non si chiamano Noruccia mi debbano invidiare. Ma, disgraziatamente, non sempre mi si chiama così. E sapete come mi si chiama spesso spesso? Voi non lo potete immaginare. Mi si chiama: chiacchierina! Io ne ho una rabbia peggio che se mi si desse della ragazza cattiva! Chiacchierina a me? Avete mai udita la mia voce, voi? Mi avete mai udita chiacchierare? La mia abitudine è di starmene zitta zitta, senza fiatare, con la bocca tappata. E alle volte – che credete? – non sono capace di aprirla nemmeno alla scuola quando la maestra vuole farmi recitare la lezione. Tanto è vero che lei stessa, per sgridarmi, mi dice: «Che cos’è? Siete diventata muta?» E allora è proprio lei, invece, che si mette a parlare. E che diluvio di parole! Io non so come faccia a infilarne tante, l’una dopo l’altra, come se le leggesse in un libro. «Visto che venite a scuola soltanto per scaldare le panche e per guardare il soffitto e per insudiciarvi le dita d’inchiostro e per tormentare le cocche del vostro grembiule e per torcere il…
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