Cinque racconti in questa raccolta del 1910.
- Al cinematografo (Un delitto in un baule)
- Nuovi quadri cinematografici
- Una lettera perduta al cinematografo
- Cinematografista fra i cannibali (Come si può diventar milionari al Cinematografo)
- Il mistero del manoscritto
Dall’incipit del libro:
AL CINEMATOGRAFO
(UN DELITTO IN UN BAULE)
I.
Al grande Cinematografo Lux-Ars, da giorni, attirava migliaia di spettatori la riproduzione, in varî quadri, di un atroce delitto. Si diceva da alcuni, era, in parte, almeno in certi ragguagli, una cosa fantastica. Ma la gente ne parlava, uscita dalle rappresentazioni e si infervorava in raffronti, commentava quella serie di scene, che facevano rabbrividire, suscitavano a paragoni con quanto era stato propalato sul delitto recente. Ecco di che si trattava.
La cinematografia riproduceva l’interno di un sontuoso Albergo: tre facchini calavano per lo sfarzoso scalone un grosso baule giallo. Ogni tanto si fermavano, atteggiavano gesti significativi; come se volessero esprimere quanta fatica era lor cagionata da un peso soverchio.
Al secondo quadro si vedevano: una Stazione ferroviaria: il deposito de’ bagagli: una signora elegantissima si presentava a pagare la spedizione del grosso baule, che i facchini avevano preso all’Albergo; e ritirava lo scontrino.
Terzo quadro: un vagone di prima classe. La bella signora, proprietaria del baule, parlava con un gentiluomo, di aspetto molto ragguardevole, serio, composto nei modi. Ad un tratto alla signora era presentato un telegramma.
E sulla tela bianca (sullo schermo) del Cinematografo si leggeva: …
Scarica il libro: