“L’ombra dell’amore” di Lucio D’Ambra

Romanzo del 1938.

"L'ombra dell'amore" di Lucio D'Ambra.
“L’ombra dell’amore” di Lucio D’Ambra.

Dall’incipit del libro:

L’OMBRA DELL’AMORE

I.

Mio fratello Luciano mi ha raccontato lo scandalo:

– Ci avrei giurato: un galantuomo, un gentiluomo, un gran signore… Prima di tutto il nome: Loria. Ma sì, Loria di Genova, una delle più grandi famiglie della Repubblica, con stemmi vecchi di secoli, flotta di vascelli negli oceani, a tu per tu con papi e regnanti in terraferma e padroni dispotici dei mercati del mondo. Ramo cadetto, va bene, punto d’arrivo d’uno dei tanti rametti secondarii, molti, troppi, che quasi il tronco non li può più governare. Comunque, il tronco è quello. Ex-ufficiale di cavalleria. Poi giovane diplomatico, viceconsole d’Italia in Siria. Per amore d’una donna – ferma a Firenze e che giudica la Siria troppo lontana, – il vice-console dà le dimissioni e si butta negli affari. Tra Firenze e Genova, distanza breve, far la spola è possibile, due volte per settimana. A Genova c’è la Borsa. E, non appena la Borsa va bene, San Remo non è lontana. I risultati felici della corbeille possono essere moltiplicati sul tappeto verde della roulette. Ed eccolo qui. Cinque mesi fa, una ragazza: bellissima, ventenne, figlia di un grande industriale piemontese, venuta qui a San Remo con sua madre che deve svernare al sole riparando i danni d’una polmonite doppia buscata a Torino tra nebbie e nevi. L’amore nasce al primo incontro, mette le ali al secondo e al terzo vola. L’industriale vien da Torino a passar le feste di Natale.

Scarica il libro:

    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.