Racconto pubblicato nel 1894 sulla Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, Serie 3 v. 52 p. 662-685.
Dall’incipit del libro:
VITTORIA DI PIRRO
NOVELLA
– …..Allora perdo la pazienza: afferro il calamaio e lo scaravento in faccia al presidente.
E in dir questo, Giacomo, alzandosi in piedi e brandendo uno dei bicchieri non ancor vuoti del vassoio, fece un gesto così largo e violento, che l’amico, nel quale pareva ch’egli vedesse in quel momento il ricordato presidente del Comitato pel carnevale, ritrasse istintivamente il capo fra le spalle, quasi a ripararsi da quel calamaio immaginario che stava per colpirlo.
– Figurarsi gli altri del Comitato! – domandò con timida ammirazione il più giovine del crocchio.
– Mummificati! – rispose Giacomo, pronunziando e comentando con mimica efficacissima ognuna delle frasi che gli uscivano di sotto i grandi baffi rossicci come scoppii della robusta voce baritonale, cui il largo torace pareva facesse da cassa armonica, e che vinceva il frastuono del caffè rigurgitante di avventori.
– Rimasero mum-mi-fi-ca-ti! – ripetè egli sillabando e centellinandosi la gustosa stupefazione de’ suoi ascoltatori, come quella degl’ipotetici membri del Comitato, ch’egli si fingeva al vivo innanzi agli occhi. – Quell’imbecille di presidente mi chiese una riparazione, e si buscò per giunta una magnifica…
E qui, strizzando un occhio, tagliò spietatamente per aria con la mano affilata a mo’ di sciabola il viso dell’avversario.
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